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Wednesday, August 27, 2014

Videohive

Videohive è un sito che vende video professionali per gli utilizzi più vari:

http://videohive.net/item/beach-yacht/8540133

Potete ascoltare il mo pezzo, Kids on The Beach


Monday, July 28, 2014

Ezmediart

Stamane ho ricevuto un invito da parte di ezMediArt, un sito che vende musica per multimedia, a partecipare alla loro music library. Premesso che non ho ancora avuto modo di provare il servizio, mi sento di voler sottolineare una cosa interessante di cui ho letto, cioè l'alta percentuale di royalties offerta ai contributors in confronto alla concorrenza. D'altronde sarebbe onesto da parte di chi vendendo musica ci campa, riconoscere al musicista un giusto compenso, che, a fronte del tempo e delle risorse spese, gli permetta di ricevere in cambio degli introiti equi per avere oltretutto una vita dignitosa.

Riporto di seguito le percentuali di royalties offerte da alcuni dei maggiori siti di musica per multimedia:

Stock Media Commission Rates Comparison

iStock
Exclusive Rate: 22-45%
Non-Exclusive Rate: 15%

Revostock
Exclusive Rate: 60%
Non-Exclusive Rate: 45%

AudioJungle
Exclusive Rate: 50-70%
Non-Exclusive Rate: 33%

Shutterstock
Non-Exclusive Rate: 25-30%

Pond5
Non-Exclusive Rate: 50%

ezMediArt
Non-Exclusive Rate: 70%, straight and forward

Tuesday, September 10, 2013

General Royalty-Free, Completely Royalty-Free: le complessità del diritto d'autore, oggi

Girando in rete alla ricerca di chiarimenti sulle licenze cosiddette Royalty Free, mi sono imbattuto in questo documento (in Inglese), si parla di vari diritti legati ad una determinata opera, diritti di esecuzione, diritti di riproduzione meccanica, etc... Sia che utilizziate musica, per esempio perchè amate postare i vostri video su Youtube, sia che la produciate, come compositori o produttori, sicuramente sarebbe meglio capire il significato di certe parole, per capire subito cosa ci spetta pagare per evitare rogne varie o che possibilità di guadagno si possono prospettare per la nostra musica. Ho fatto la ricerca per me, ma se vi dovesse tornare utile qui c'è il link:

http://www.shockwave-sound.com/completely_royalty_free.html

Friday, August 30, 2013

Musica per sonorizzazione. Risparmia il 40% con i Revostock Bundles!


Risparmia il 40% su queste tracce tracce audio per i tuoi progetti multimediali. Si tratta di due pacchetti contenenti lo stesso brano in versioni diverse. Il primo pacchetto include versioni pronte da mettere in loop, il secondo comprende versioni con i finali standard (long ends):



Thursday, August 29, 2013

Nature & Acoustic - Sconto del 50%!

Segui il link qui sotto per accedere all'offerta:

http://www.revostock.com/MediaBox/Stock-Audio/59258/Nature-Acoustic.htm

Un pacchetto di 12 tracce per i tuoi progetti multimediali al prezzo scontato del 50%!
I pezzi sono composti per chitarra acustica e altri strumenti.




Monday, March 11, 2013

ADDIO JAMENDO!

Il mio parere personale oggi sulla nota piattaforma di distribuzione di musica digitale.

Cari colleghi musicisti, cantautori, produttori di musica, utilizzatori attuali o potenziali di Jamendo, vorrei porvi una domanda, davvero conviene caricare la vostra musica su questo sito?
Scrivo questa lamentela-protesta dopo aver scritto a Jamendo per avere delucidazioni circa l'utilizzo di un mio brano su Youtube. Credo che non essendo il video in questione espressamente commerciale, infatti si tratta di una semplice intervista ad una studentessa, non sia previsto nessun compenso per l'artista se un brano è rilasciato sotto licenza Creative Commons NC.
Dopo mesi non ho avuto risposta da Jamendo e oggi la mia risposta è stata netta, mi sono cancellato!
Il mio ringraziamento va alla simpatica studentessa, penso americana, che segnalando cortesemente il mio nome tra i credits del video, mi ha permesso di elaborare questo pensiero.

A questo punto non m'interessa se si è fatta o no un'infrazione, il mio principio è un altro e adesso ve lo spiego. Su Jamendo chiunque può scaricare tutta la musica che vuole in modo assolutamente gratuito. Io sono il primo sostenitore della musica gratuita in rete e del free download,  ma bisogna vedere caso per caso. Se un utente realizza un video e lo pubblica su youtube o su un altro canale, che questo video sia espressamente commerciale o no (perchè si possono comprare i diritti su Jamendo per gli utilizzi commerciali), sicuramente genererà valore per la persona che lo crea, vi sembra giusto che questa persona non riconosca il valore di chi gli permette inconsapevolmente di realizzare la sua creazione?
Su siti come Audiojungle, Melodyloops, Pond5, Istockphoto, etc... i brani si possono scaricare a prezzi ridicoli per poi utilizzarli più o meno dove e quando si vuole nei propri video, ma c'è un marchio, un beep sulla traccia audio che ne blocca l'utilizzo non autorizzato.
Perchè Jamendo non lo fa? Jamendo sfrutta, consapevolmente o no, il lavoro di un oceano di aspiranti musicisti e cantanti, che sognando un pizzico di notorietà grazie alla rete o che sperando in un guadagno ipotetico, regalano la propria musica senza pretendere nulla in cambio. Sicuramente alcuni riescono a guadagnare visibilità, ma non vale per tutti questo discorso, il guadagno più eclatante ce l'ha Jamendo. A dimostrazione di ciò espongo il mio caso, su Jamendo ho avuto un'infinità di download gratuiti e un solo utilizzo commerciale, cioè un solo download a pagamento. Che cosa hanno fatto tutti questi utenti dei miei brani???! Nessuno può dirmelo. Gi altri siti non permettono di scaricare gratuitamente, eppure i download ci sono. Perchè devo stare dunque su Jamendo?
Oggi praticamente tutti realizzano video e li pubblicano su Youtube, tutti sono alla ricerca di musica da sottofondo gratis. Jamendo, regalando la musica (quella degli altri, che ci hanno messo passione, soldi e fatica) ha una notorietà fin troppo facile, però loro si fanno un nome, perchè la musica libera da diritti è molto ricercata in rete, mentre noi, tranne pochissimi ipotetici fortunati, abbiamo più da rimetterci che da guadagnarci.

Quest'appello è rivolto a tutti i musicisti, per lo meno quelli che credono nel loro valore. Regalate pure la vostra musica quando ritenete giusto, dare gratuitamente porta dei frutti, ma date valore ai soldi e al tempo che spendete, la richiesta di un giusto compenso per un servizio è un atteggiamento sano, semmai è patologico il contrario e quando regalate senza mai avere in cambio è più facile sviluppare frustrazione che soddisfazione.

Sunday, January 20, 2013

Microstock e arte


Music is art, not just a business


"La musica è arte, non semplicemente un business", recita così la frase di presentazione della mia pagina sul noto sito di musica Royalty Free, Audiojungle. Su questo e altri siti (detti di microstock o Roylaty Free) potete acquistare musica per i vostri video da postare su youtube o per il vostro sito web, etc.., in quanto l'utilizzo di musica coperta da copyright per un qualunque vostro progetto richiede il pagamento delle royalties ai musicisti che l'hanno realizzata. La musica che acquistate su questi siti viene detta Royalty Free in quanto non si pagano le commissioni alla SIAE, ma nell'acquistare un brano state già pagando una piccola quota per ricompensare il musicista del suo sforzo). 
Questa frase, questa dichiarazione nasce a seguito di una lotta interiore, una maturazione che segue ad una domanda, si può fare musica mantenendo certi valori per così dire artistici nel fare musica per il microstock oppure la necessità di produrre grandi quantità in breve tempo costringe a mettere da parte l'arte e quindi trascurare per certi versi la qualità?
Certamente non è facile mantenere certi standard quando il mercato detta certe regole e certi ritmi, però è anche vero che il buon gusto, la coerenza con certi valori urla forte il suo dissenso quando si rischia di cedere ad uno scempio della musica come arte a favore del business e del consenso dei molti, che spesso non si accorgono di certi dettagli. Sebbene si trovino a volte buoni prodotti difficilmente si trova l'opera d'arte nel microstock, ma credo che non si possa fare violenza generando obrobri sonori. Già questa definizine "obrobri sonori" mi suona troppo elegante e gentile nei confronti di certe creazioni. M'impegno dunque a mantenere uno standard che non mi faccia cadere nel ridicolo e mi permetta di andare fiero di quello che faccio anche nelle "piccole" realizzazioni.

Saturday, October 06, 2012

Itunes Restorm o Bancamp? Vendere la propria musica


Dove vendere la propria musica?
Su Itunes si direbbe oggi, tutti lo dicono, tutti lo sanno, Itunes permette ad artisti noti e meno noti di vendere la propria musica attraverso la rete, con un semplice click.

Ma siamo sicuri che convenga?
Se non siete famosi o il vostro giro di vendite è troppo basso potrebbe non convenire soprattutto in un primo momento, perchè di solito mettere la propria musica su Itunes ha un costo iniziale che non sapete se recupererete.
A parte il motivo economico c'è da dire che Itunes non offre la flessibilità, la possibilità di personalizzazione che offrono altri siti.

Su Restorm per esempio l'artista guadagna il 90% dalle vendite (su Bandcamp è l'85%, su Itunes molto meno), può caricare foto e cambiare il prezzo quando vuole, interagire con Facebook, accedere al Music Licensing, etc...

Ho optato per Restorm di recente anzichè Bandcamp perchè Bandcamp non offre la lingua italiana come opzione quindi diventa un po' complicato acquistare per i poco confidenti con la lingua inglese, nonostante Bandcamp permette di utilizzare codici sconto e codici omaggio che su Restorm non ha.



Sunday, September 02, 2012

Il futuro della musica


La musica sta cambiando, il suo futuro è nelle nostre mani e non possiamo sottrarci al dovere di portarla verso nuove frontiere e questo discorso riguarda sia i musicisti sia i comuni ascoltatori.
Non sono io a pensarlo, ma molte persone nel web. Ecco per esempio cosa ne pensano quelli di iJamix.
Le parole che ho letto in questa pagina sono emozionanti e piene di speranza. Spero che le cose cambino presto come si auspica.

Tuesday, August 28, 2012

Commissioni al 70% per gli autori su Audiojungle

Ho scoperto che gli autori partecipanti ad Audiojungle questa settimana prenderanno, fino all'1 Settembre, il 70% di guadagno su tutte le vendite. Grazie ad Audiojungle per questo regalo. In più vorrei appuntare che Audiojungle è uno dei più attivi siti per la vendita di musica Royalty Free probabilmente anche grazie ai suoi prezzi concorrenziali.
Mo vorrei anche segnalare che Audiojungle è concorrenziale non solo per i prezzi, ma anche per le commissioni che riserva ai suoi autori, il 33% per i non esclusivi e dal 50% al 70% per gli esclusivi. 

Wednesday, August 22, 2012

L'era della libera creatività

Nel passato come ancora nel presente il valore della musica è dettato dalla TV, dalle radio, dai media, da trasmissioni come X-Factor e Amici, che creano talenti, che violentemente s'intrufolano a casa nostra imponendo i ragazzini partecipanti come artisti di valore che non sempre sono. Oggi non conta quanto vali, ma quanto sei potente, quanti amici hai, quanti soldi hai e spendi, quanto si parla di te, quanto appari in TV, etc... nella musica come spesso nella società.

Verrà un giorno, forse solo utopico, un'era della libera creatività e della libertà delle coscienze, in cui lo strapotere della TV, dei media finirà e ciascuno darà il giusto valore alla musica, per quello che è e non per quello che ci fanno apparire, perchè Internet oggi permette a ciascuno di mettere a disposizione di tutti il proprio talento.
Finalmente forse si smetterà di fare di alcune persone dei divi e ci si ricorderà di chi crea nell'anonimato, perchè non ha un nome o non ha dietro un'organizzazione potente come per esempio potrebbe essere un'importante etichetta discografica, perchè non sempre c'è un grande divario tra un artista noto ed uno sconosciuto e non sempre l'artista sconosciuto vale meno di quello noto.

Friday, August 17, 2012

Sconto del 50% sulla mia musica

Buono sconto del 50% su tutte le canzoni e album del mio negozio online. Per usufruire dello sconto dovrete inserire il codice promozionale "ascensionale" dopo aver cliccato su BUY NOW. Venitemi a trovare su WWW.GEOMETRIEASCENSIONALI.IT.

Monday, July 16, 2012

Bandcamp, un negozio virtuale per musicisti




La rete, si sa, ha permesso una diffusione della cultura prima inimmaginabile. Oggi per esempio si possono scaricare o comprare libri o musica di artisti che si sono fatti da soli, i quali, in modo del tutto autonomo (questo alcune volte è irrilevante, ma altre volte è indicativo di libertà creativa e di pensiero) pubblicano e vendono i loro lavori online.

Proprio in questi giorni ho scoperto nuovi servizi, oltre itunes, che permetto alle band emergenti di vendere i propri pezzi. Da ieri sto provando Bandcamp, non sono ancora diventato ricco, però credo che sia un buon negozio virtuale per chi vuole vendere o anche regalare la propria musica ai propri fan.

Tuesday, January 17, 2012

Sito anti-phishing


Il seguente articolo non è prettamente musicale, ma per un musicista nella rete, per chi spesso va in rete e si trova spesso a leggere delle email, può essere interessante.
Quando vi arrivano delle email che sembrano arrivare da Poste italiane o da qualunque banca, nella maggior parte dei casi non la vostra banca (ma è ancor più ingannevole quando l'email sembra arrivare dalla vostra banca), bisogna stare molto attenti perchè potrebbe trattarsi di Phishing, cioè del tentativo da parte di truffatori informatici, di accedere e utilizzare vostri conti in banca e carte di credito.
Esiste un sito che si occupa di questo problema che gestisce pure un database con indirizzi di siti di phishing (siti che simulano in tutto e per tutto siti di banche e poste).
E' pure possibile effettuare segnalazioni di email fraudolente cliccando sull'immagine in basso.



Wednesday, January 11, 2012

Tutelarsi con la PEC e la firma digitale

Cos'è la sigla PEC?
E' l'acronimo che sta per Posta Elettronica Certificata.

A cosa serve la PEC?
Serve ad inviare posta che abbia un valore legale, quindi equivalente alla posta raccomandata, in
formato digitale, tra due caselle di posta certificata.

A cosa può servire la PEC a noi musicisti/autori?
Vi ricordate il trucchetto di spedire un pacchetto sigillato con le vostre canzoni per documentare che
ad una certa data eravate già in possesso dell'opera? Con la pec potete fare un discorso analogo,
autospedirvi cioè un file in formato elettronico, mp3, spartito, etc... in modo da poter dimostrare
nel malaugurato caso di plagio di esserene gli autori (meno malaugurato se il vostro pezzo qualcuno
nel frattempo lo avesse portato al successo e facendo causa potreste goderne di tutti i privilegi :))

E' sufficiente autospedirsi un file tramite PEC?
No! La PEC certifica alcune cose, in particolare la data di spedizione, ma non certifica il contenuto
poichè potrebbe essere manomesso da mano esperte.
Per ovviare a questo inconveniente è necessario dotarsi di un dispositivo di firma
digitale. Questo dispositivo crea un file criptato a partire dal file originario, rendendolo sicuro da
manomissioni. Il costo della chiavetta si aggira intorno a 40€. Fatemi sapere se trovate di meglio :)

Il costo della chiavetta si aggira intorno a 40€, il costo della PEC 5€ l'anno più iva. Fatemi sapere se trovate di meglio :) Ovviamente se si tratta solamente di proteggere una canzone che avete realizzato e volete mettere su internet non è il caso di spendere tutti questi soldi, ma se siete dei musicisti-compositori diciamo "regolari", per qualunque motivo non avete scelto di aderire alla SIAE, io credo che al momento questo sistema sia uno dei più economici.




Sunday, November 27, 2011

Bye bye vecchia SIAE





Il titolo è una provocazione, vorrei che la SIAE e le altre società di colletta del diritto d'autore continuassero a vivere e a dare il loro contributo ad artisti e musicisti di tutto il mondo, ma per lo meno  dovrebbero adattarsi, lasciare libero l'artista di autogestirsi per esempio, capire che il mondo è cambiato, la musica, l'arte e la creatività sono stati rivoluzionati, Internet ha effettuato uno sconvolgimento così profondo che proprio questo tipo di organizzazioni non possono non tenerne conto.
 Bye bye SIAE, almeno per chi ha bisogno semplicemente di dire "questa canzone è mia e l'ho composta in questa data" infatto basta questo per dimostrare di essere l'autore di un opera, registrarla presso un'organizzazione pubblica, chiunque registrasse l'opera in una data successiva non potrebbe esercitare nessun diritto, in quanto una registrazione precedente da parte di un'altra persona dimostrerebbe che questa persona è il proprietario dell'opera. Safe Creative mantiene un database con l'opera che decidiamo di registrare (nel caso di una canzone per esempio, non so bene nel caso di un blog che ha un contenuto dinamico) e ci rilascia un certificato che ci permette di dimostrare che ad una determinata data abbiamo registrato un determinato brano.
Cliccate sul logo, esplorate il sito e leggete le opinioni in giro per il web, sono abbastanza entustiasta, in quanto il tutto sarebbe a costo zero e non necessita di usare posta o che altro, il materiale da proteggere va semplicemente inviato via web dal computer di casa.

Sunday, November 20, 2011

Siae, creative commons o che altro?

Qualche giorno fa, quando pensai di scrivere qualcosa sulla spinosa questione che ogni musicista si trova prima o poi ad affrontare nel momento in cui decide in qualche modo di proteggere le proprie opere, mi trovai in serie difficoltà perchè, come in tante cose nella vita, non c'è il bianco e il nero quando si tratta di proteggere le proprie opere, ma come sempre, ci sono dei pro e contro da prendere in considerazione quando si sceglie una modalità di protezione o un'altra.
Prima di tutto vorrei specificare una cosa, quando parliamo di proteggere le nostre creazioni bisogna capire cosa intendiamo con proteggere. Ebbene si, proteggere la nostra musica potrebbe significare proteggerla dal plagio, tutelarsi cioè nel caso in cui qualcuno possa illecitamente dichiararsi padre dell'opera, ma potrebbe significare anche stabilire delle regole per l'utilizzazione delle nostre opere dell'ingegno.
Nel caso in cui ci accingiamo per la prima volta a mettere dei brani su internet per farli ascoltare ad amici vicini e lontani o anche a un discografico, non è necessario iscriversi alla SIAE se il nostro intento è solamente quello di evitare che qualcuno ci rubi la nostra canzone, infatti per dimostrare di essere l'autore di una determinata opera serve dimostrare di aver creato l'opera prima di un altro, che potrebbe illecitamente appropriarsene. Per fare ciò si può ricorrere a varie procedure, registrazioni, documenti, che possano, in modo  più o meno certo, dimostrare, nel momento in cui qualcuno dovesse plagiare un nostro pezzo, che ad una certa data noi eravamo già i proprietari del brano.
Se il nostro obiettivo è questo la SIAE ci può servire perchè è una registrazione ufficiale, però se è solo questo credo sia meglio ricorrere ad altre modalità sia perchè ha un costo elevatissimo se non si tratta altro che poter dire, questo brano è mio e non tuo e poi perchè impone persino dei vincoli importanti che dirò tra brevissimo. Se invece vogliamo una società che ci paghi quando un nostro brano passa in radio o in tv o viene riprodotto al supermercato, in un negozio, sempre che questi paghino la parcella dovuta, allora la SIAE è la società a cui ci possiamo rivolgere.
Ho scritto possiamo e non dobbiamo, infatti esistono altre società di colletta dei diritti d'autore, quindi non siamo obbligati a scegliere la SIAE, ogni nazione ha la sua società. In più, con la diffusione delle licenze Creative Commons dobbiamo fare qualche ulteriore valutazione prima di scegliere una società di colletta. Riassumendo brevemente, le Creative Commons sono uno strumento per la tutela del diritto d'autore che, nell'era della rivoluzione musicale e dei media, operata  dalla rete, permettono di stabilire delle regole per il tipo di utilizzo che si può fare di determinate opere.
La questione importante è la seguente, la SIAE ci paga anche solo perchè il nostro pezzo passa in radio (se dichiarato nel borderau SIAE), le Creative Commons, considerando il passaggio radiofonico, il download, come un mezzo pubblicitario, non richiedono nessuna remunerazione per l'artista. La SIAE ci paga se il nostro pezzo passa in radio, con le licenze Creative Commons non prendiamo un tubo in questo caso.... sembra facile, meglio la SIAE....
Forse in tanti casi si, ma in tanti altri casi inizierei a porre dei forti dubbi. Perchè?
Perchè esistono oggi dei siti che vendono online solo musica registrata come Creative Commons. Chi deve sonorizzare il proprio negozio, chi deve fare uno spot pubblicitario e ha bisogno di musica da utilizzare a questo scopo, può trovare vantaggioso utilizzare musica che non richieda l'obbligo di pagare la SIAE. Questi siti, Jamendo, Istockphoto, pagano gli artisti a seconda degli utilizzi che si fanno della loro musica, quindi gli artisti ne possono avere un vantaggio diretto. Chi è iscritto alla SIAE di fatto non può vendere su questi siti e non può sfruttare queste chance perchè la SIAE potrebbe richiedere il pagamento della parcella all'utilizzatore, per questo motivo chi aderisce alla siae non può vendere su questi siti. Mi chiedo, è giusto impedire ad artisti volenterosi di sfruttare le nuove chance offerte dalla rete? La SIAE dovrebbe al più presto trovare dei compromessi perchè la libertà dell'artista che cerca delle opportunità di crescita non dovrebbe mai essere negata, mentre purtroppo l'attuale regolamento in questo senso è molto restrittivo.

Saturday, October 22, 2011

Radio Librino

Non sapevo di una radio a Librino, in questi giorni sta pure passando la mia musica.
Grazie.

Ecco come vederla

Friday, September 23, 2011

Più meritocrazia nella musica!

Se fai una ricerca su Goggle e digiti "come vendere la propria musica", spuntano una serie infinita di link, tutti spiegano come fare a vendere la propria musica sul famoso sito di vendite musicali della Apple, Itunes.Bè certo, è facilissimo, ci si iscrive ad un servizio che mette, magari in tutti i negozi online del mondo, la tua musica, ma nessuno che parla di strategie per vendere.
Tre anni fa ho messo i miei brani su Itunes e ho venduto una canzone, che però, considerando che l'acquirente non era un amico, ma un assoluto sconosciuto, almeno credo :), mi pare una grande soddisfazione.

Acquista i miei MP3
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Wednesday, April 06, 2011

Plingle, sfide musicali

Vi segnalo un sito in cui artisti indipendenti si sfidano.
Un modo interessante per i musicisti per confrontarsi ed emergere.