Pagine

Tuesday, June 13, 2006

Inglese o Italiano?

Si potrebbero dire tante cose sull'argomento, molte delle quali forse un po' fantasiose, ma qui voglio dire solo questo: l'artista segue il gusto, ed è giusto che lasci decidere al suo gusto, di volta in volta, di canzone in canzone, quale lingua usare.
I protezionisti della lingua italiana mi pare vogliano svalorizzare il valore del gusto e della sensazione. Il fatto che siamo in italia non giustifica il voler dare più importanza alla canzone in lingua italiana. Secondo me sarebbe giusto che l'artista usasse gli strumenti che più lo ispirano, al contrario di ciò che talvolta accade, infatti molti artisti, che amano la musica anglofona, ripiegano sull'italiano perchè qui da noi la musica italiana è più ricercata. E' più difficile che una band che canta in inglese possa emergere qui in italia ed è molto più difficile che possa trovare un varco all'estero, dove ci sono già tanti che l'Inglese lo parlano come prima lingua.
Viceversa, chi tenacemente difende i propri gusti e decide di cantare i propri brani in Inglese forse si dimentica di manifestare il suo essere Italiano e non accetta di provare nuovi percorsi artistici che prendano in considerazione la nostra lingua.
Credo che non ci si possa chiudere nella propria visione quando ce ne sono altre che meritano di essere ascoltate.
Sono certo che le due lingue, suonando diversamente all'orecchio, propongono dei percorsi espressivi differenti.
Pensiamo al violino e alla chitarra elettrica. Sono due strumenti dal suono molto diverso, volendo necessariamente dare degli aggettivi, seppur vagamente indicativi, diremmo leggero il primo, metallico il secondo. Il violino è il principe della musica classica, la chitarra elettrica è la regina del rock. Non si potrebbe pensare un rock fondato sulla presenza di violini e violoncelli, nè la classica sui suoni rudi della chitarra.
Nel caso della lingua non parliamo proprio di strumenti, ma di modulazioni di suono. L'italiano e l'inglese sono per la voce un po' ciò che il wha wha o il flanger sono per la chitarra. Non avete mai sentito quell'effetto per chitarra che simula il parlato umano?
Quando cantiamo stiamo modulando la voce in un determinato modo e se cantiamo "oh oh oh" otteniamo un effetto espressivo, se cantiamo "atkin ski ji" abbiamo una sensazione legata ai suoni che abbiamo emesso cantando questa sequenza di lettere, se cantiamo "The rain is falling" la sensazione che percepiamo è differente perchè il suono è differente rispetto ai due esempi precedenti, ed abbiamo oltre al significato sonoro, un significato linguistico. Se cantiamo "cade la pioggia" abbiamo un messaggio linguistico uguale a "The rain is falling", ma il suono è differente ed il messaggio sonoro non può che cambiare a sua volta.
La modulazione, gli effetti utilizzati, possono caratterizzare un genere. Il rock classico non può fare a meno del distorsore, il jazz in genere è caratterizzato da chitarre dal suono pulito. Utilizzare le lingue come strumenti musicali o modulazioni dello strumento voce, curandoci di ascoltare come suonano le parole in rapporto ad una melodia, ad una canzone e a tutte le sue possibili componenti, ci spiana la strada verso la composizione di una canzone libera da vincoli pregiudiziali, prettamente legata al gusto, libera di utilizzare una lingua anzichè un'altra, o di utilizzare la lingua come strumento.
Questo discorso amplia la possibilità di cantati senza parole, di suoni emessi dalle corde vocali, modulati a seconda della fantasia e della creatività dell'artista. Non è necessario utilizzare parole di un lingua esistente, si potrebbe inventare una lingua propria a fini musicali, o, addirittura, le parole di una lingua possono essere utilizzate principalmente al fine di ottenere determinati risultati sonori, salvando in tutto, in parte o in niente, l'utilizzo della lingua per trasmettere significati di tipo prettamente linguistico.

2 comments:

Anonymous said...

"ricerca d'equilibrio
metallo accanto al legno
se modellati a dovere
danno risultati formidabili"
la materia ha poca importanza...
il risultato è ciò che conta

Anonymous said...

good start