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Saturday, December 30, 2006

Life and how to live it


"If I write a book it will be called life and how to live it", REM, dall'album Fables of the reconstructions.

I REM furono per tanti anni una band alternativa dell'underground statunitense, sempre on the road alla volta della prossima città e il prossimo concerto in un posto sconosciuto dove la gente non sapeva nemmeno chi fossero. Dal vivo esprimevano il massimo, proprio i loro live, nella piccola città della Georgia, Athens, città in cui i quattro s'incontrarono, furono un promettente punto di partenza per un successo sempre in lenta ascesa fino ai successi di Out of time e Automatic for the people, che arrivarono dolo un decennio dopo il 1980, anno della loro formazione.
I primi dischi furono registrati in tempi brevissimi, a volte poco più di una settimana, essenziali, semplici, ma incisivi e misteriosi. A lungo si esibirono in piccoli locali ed ebbero momenti in cui rischiarono di sciogliersi, ma i REM, spinti da determinazione e amore per quello che facevano, divennero pian piano un gruppo di culto, per pochi veri appassionati che ne seppero apprezzare lo stile e poi la band dal successo mondiale che piùo meno tutti conosciamo. Sarebbe stato un peccato che si fossero sciolti.

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