Quando ti dicono "lascia perdere, la musica è solo un hobby" ti arrabbi, ma purtroppo speso non rispondi con altrettanta energia e determinazione alla provocazione, ti scoraggi e di fatto finisci per accettare la realtà che ti vogliono imporre. Poi dopo un po' di tempo ti ritrovi a sognare di stare su un palco e di essere una star, ma subito rifletti, ma che t'importa di essere una grande star, in fondo fare musica non è necessariamente stare su un grande palcoscenico e sentirsi apprezzati o addirittura adulati da miglia di persone sconosciute. Fare musica è creare, portare alla luce del sole le proprie emozioni e sensazioni sotterranee o perdute, dire il proprio pensiero, dipingere scenari immaginari con i suoni e le parole. E quando ti sei arreso, quando hai cercato strade più remunerative, quando hai cercato un compromesso che ti permetta di sognare senza rischiare troppo di cadere e risvegliarti su un letto di carboni ardenti, subito ti rendi conto che hai fatto male, che nulla può sostituire l'atto musicale creativo più puro, quello che non si fa primariamente per soldi, ma per istinto, per piacere e per tutte le altre quasi infinite motivazioni che ne possono scaturire.
Quando ti dicono "lascia perdere, la musica è solo un hobby" non li ascoltare più di quanto meritino, ascolta te stesso, la tua storia, le tue migliori aspirazioni e saprai che strada prendere.
Quando ti dicono "lascia perdere, la musica è solo un hobby" non li ascoltare più di quanto meritino, ascolta te stesso, la tua storia, le tue migliori aspirazioni e saprai che strada prendere.
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