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Sunday, May 27, 2007

Tra perfezione e imperfezione

La ricerca musicale è una continua lotta tra due estremi, tra perfezione e imperfezione, tra rigore matematico e approssimazione, tra definizione e indefinizione, tra la fredda precisione delle macchine (ma in fondo anche le macchine sono imperfette, altrimenti non sarebbero in questo mondo) e l'imprecisione della mano umana, più o meno percettibile che sia.
Non ci sono dei parametri specifici che indicano quanto un'esecuzione dev'essere perfetta o un suono dev'essere pulito, probabilmente le registrazioni di un tempo erano meno precise da un punto di vista del tempo rispetto a quelle odierne (daltronde le attrezzature di oggi permettono molto di più), per esempio ho ascoltato Highway 61 revisited di Bob Dylan e davvero il rigore matematico non mi pare sia rappresentato in quel disco che comunque è molto bello.
A volte una chitarra scordata ci suona meglio che una ben accordata, altre volte un mi cantino solo leggermente stonato turba il nostro ascolto a tal punto da costringerci a registrare tutto nuovamente. E' una questione molto soggettiva, però io la vedo così, la troppa imperfezione spesso è un difetto ma la "troppa" perfezione può essere un'imperfezione più dell'imperfezione stessa.

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